La collina dei melograni
Il parco arricchisce la tradizione del melograno a Varano con l’unico campo collezione esistente dei figli dei melograni monumentali d’Italia. Dal censimento degli alberi più importanti della nazione, sono state prelevate e riprodotte nuove piante, che possiamo oggi ammirare nel parco.
50 varietà, inclusi alcuni esemplari dall’estero, che celebrano la biodiversità. Esplora le tre zone con i relativi melograni per scoprire caratteristiche, luoghi di provenienza e curiosità.
Melograno Manfredonia
Regione: Puglia
Comune: Manfredonia (FG)

Questo melograno deriva da una pianta antichissima, ormai senescente, che sopravvive in mezzo a un oliveto monumentale in contrada Cozzolete a Manfredonia. In passato, i contadini erano soliti piantare alberi da frutto a maturazione autunnale affinché, durante la raccolta delle olive, potessero godere anche di questi frutti maturi.
Melograno Gessopalena
Regione: Abruzzo
Comune: Gessopalena (CH)

La pianta madre cresceva nella periferia di Gessopalena, un piccolo comune abruzzese in provincia di Chieti. Sebbene l’esemplare originale sia morto per vecchiaia, il suo patrimonio genetico è stato preservato dai soci dell’associazione Patriarchi della Natura, salvando così la varietà dall’estinzione.
Melograno Nero Belloni
Regione: Puglia
Comune: Cisternino (BR)

Questa pianta deriva da un melograno di varietà sconosciuta che cresce presso un’Azienda Agricola di Cisternino, in Puglia, dove vengono coltivate diverse varietà di melograni destinati ai mercatini locali. Il clima pugliese, caratterizzato da inverni miti e bassa umidità, è ideale per la coltivazione del melograno. Questa varietà si distingue per i frutti di piccole dimensioni dalla buccia di un intenso colore viola.
Melograno Helios
Regione: Puglia
Comune: Melendugno (LE)

La pianta matriarca da cui deriva questo esemplare vive in Puglia presso una vecchia masseria. Il suo nome è legato alla predilezione dei melograni per le esposizioni soleggiate: infatti, questo albero cresce appoggiato al muro, esposto per l’intera giornata al caldo sole del Salento. La maturazione avviene nel mese di settembre e, grazie alla sua alta resa, viene spesso utilizzato per la produzione di succhi.
Melograno Sordo Borbonico
Regione: Puglia
Comune: Melendugno (LE)

Questa varietà sconosciuta, originaria della Puglia, si caratterizza per i semi particolarmente teneri. Il melograno, oggi coltivato principalmente per le proprietà benefiche dei suoi falsi frutti, era considerato in passato una pianta beneaugurante. Possiede anche un notevole valore ornamentale grazie al suo fogliame, che passa dal rosso al verde brillante in primavera, ai fiori rossi estivi e alle foglie di un vivace colore giallo in autunno.
Melograno Saracena
Regione: Calabria
Comune: Saracena (CS)

Questa varietà sconosciuta sopravvive da molti anni nella corte di una casa nobile di campagna a Saracena, in località Valle Garga. La dimora apparteneva al farmacista del paese che, appassionato di botanica, amava coltivare piante da frutto ed erbe aromatiche nella sua proprietà. Grazie a questa sua passione, la pianta si è conservata nel corso degli anni.
Melograno Dente di Cavallo semiacido
Regione: Puglia
Comune: Santa Maria di Leuca (LE)

La pianta madre da cui sono state prelevate le talee si trova in Puglia, vicino a Lecce, ed è conservata da un importante dottore. Questa varietà è molto simile al Dente di Cavallo, ma si distingue per i frutti dal gusto meno acido e quindi più gradevole.
Melograno Ferrandina
Regione: Basilicata
Comune: Ferrandina (MT)

Questo melograno deriva per talea da una vecchia pianta che cresce ancora in mezzo a un vigneto nelle campagne di Ferrandina, caratteristica cittadina lucana che si affaccia su territori coltivati a vite e olivo. I frutti, sebbene di dimensioni medio-piccole, si distinguono per il loro aroma molto particolare, caratteristica che ne giustifica la conservazione.
Melograno Calabrese
Regione: Calabria
Comune: Caulonia (RC)

Questo melograno deriva da una vecchia pianta recuperata dall’associazione Patriarchi della Natura nel territorio di Caulonia, durante un sopralluogo effettuato nel 2016 con il Professore referente regionale. Le fonti storiche testimoniano che in Italia, fin dal Rinascimento, la melagrana era molto presente nella gastronomia. Un esempio significativo è il matrimonio di Beatrice d’Este con Ludovico il Moro nel dicembre 1490, dove più della metà delle 87 portate conteneva succo, grani, ripieni, marmellate o salse di melagrana.
Questa tradizione continua nell’arte culinaria contemporanea: sulle tavole calabresi si trovano confetture, risotti e piatti gourmet che includono la melagrana tra gli ingredienti. Il frutto viene utilizzato anche per produrre succhi e liquori, ottimi per accompagnare i dessert di fine pasto. Questa varietà produce melagrane di buona pezzatura, ricche di succo dal sapore eccellente.
Melograno di Bovara
Regione: Umbria
Comune: Trevi (PG)

Nella frazione di Bovara del comune di Trevi, presso una casa padronale storica, cresce una pianta di melograno di dimensioni notevoli. Poiché il melograno è normalmente un arbusto da frutto di dimensioni ridotte, le sue misure eccezionali indicano che ha sicuramente più di un secolo di vita. Questa pianta secolare è stata utilizzata come madre per il recupero della varietà e la propagazione di nuovi esemplari, evitandone così l’estinzione. La varietà, ancora sconosciuta, produce melagrane di medie dimensioni caratterizzate da una buccia giallo chiaro e chicchi dal sapore agrodolce.
Melograno di Sassano
Regione: Campania
Comune: Sassano (SA)

Questo melograno cresce vicino al muro di una vecchia casa nel centro di Sassano, dove è stato coltivato sia per scopo ornamentale che per i suoi frutti. La longevità dell’esemplare è dovuta sia alla sua genetica favorevole, sia alla posizione protetta: il muro dell’antica casa lo ripara dal freddo e dagli sbalzi termici. La peculiarità di questa varietà sta nei suoi frutti bicolori, prevalentemente gialli con sfumature rosse solo nella parte esposta al sole.
Melograno Nero di Albidona
Regione: Calabria
Comune: Albidona (CS)

La pianta madre cresce nel giardino di una villa storica a Torre di Albidona, dove viveva un noto medico calabrese. Oggi gli eredi mantengono lo splendore del giardino e preservano con cura sia gli elementi storici della casa sia le piante radicate nel terreno. Questa attenzione non solo conserva la storia del luogo, ma previene anche la scomparsa di esemplari unici come questo melograno, che si distingue per la particolare colorazione violacea della buccia dei suoi frutti.
Melograno Orange
Regione: Marche
Comune: Frontino (PU)

Questa varietà, caratterizzata da un’abbondante produzione, viene coltivata per la sua elevata fertilità. Si sviluppa al meglio in terreni profondi, producendo numerosi frutti di medie dimensioni contraddistinti dalla buccia di colore arancione.
Melograno Scala Santa
Regione: Lazio
Comune: Roma (RM)

Questo è probabilmente il melograno da frutto più grande e antico d’Italia. Si trova a Roma presso la chiesa di San Giovanni in Laterano, nel piccolo giardino dietro la Scala Santa da cui prende il nome. La circonferenza del suo tronco è eccezionale, avvicinandosi ai 2 metri, misura straordinaria per un melograno che solitamente ha un portamento da arbusto o piccolo albero.
Secondo i proprietari, l’albero potrebbe essere plurisecolare e continua a produrre piccoli frutti dal gusto agrodolce. La varietà, non riconducibile a quelle finora conosciute, è oggetto di analisi del DNA poiché potrebbe essere di origine antica. La salvaguardia e la riproduzione di questa pianta stanno contribuendo a preservare non solo l’esemplare stesso, ma anche la cultura ad esso legata.
Melograno del Papa
Regione: Lazio
Comune: Castel Gandolfo (RM)

Questa varietà deriva da uno dei più antichi e maestosi melograni che crescono nei giardini delle Ville Pontificie a Castel Gandolfo. La melagrana riveste un profondo significato nella religione cristiana: oltre a essere simbolo di fecondità e abbondanza nell’iconografia, rappresenta la fede e l’unità tra popoli e culture diverse, nonché il martirio di Gesù. La pianta è stata riprodotta utilizzando materiale vegetale proveniente direttamente dalla pianta madre, fornito da un collaboratore dell’associazione Patriarchi della Natura.
Melograno di Brancaleone
Regione: Calabria
Comune: Brancaleone (RC)

Questa antica varietà, un tempo diffusa negli orti e giardini della Locride, sopravvive oggi in pochissimi esemplari. È un melograno molto tardivo che produce frutti (balauste) dai chicchi molto scuri, ricchi di preziosi antiossidanti. I frutti rimangono sulla pianta fino alla fine dell’inverno, quando si aprono liberando i chicchi, che diventano un’importante fonte di nutrimento per gli uccelli in una stagione in cui il cibo scarseggia.
Melograno Venafro
Regione: Molise
Comune: Venafro (IS)

Questa varietà proviene da una pianta secolare di notevoli dimensioni che cresce presso un antico monastero di Venafro. L’esemplare fu probabilmente piantato dai monaci, che lo portarono da un luogo sconosciuto. È apprezzato per i suoi grandi frutti che a maturazione assumono un intenso colore rosso. Il melograno, forte simbolo di fertilità e pianta beneaugurante, veniva utilizzato dagli antichi romani per decorare i loro giardini, e i suoi frutti erano donati alle donne che dovevano partorire.
Melograno di Ponticelli
Regione: Campania
Comune: Napoli (NA)

Questo è il melograno più grande della Campania, una pianta secolare di notevoli dimensioni che si trova nel parco di una villa privata a Ponticelli, rione di Napoli. La varietà sconosciuta è stata salvata dall’estinzione attraverso la propagazione di materiale prelevato dalla pianta madre. Sebbene produca frutti di dimensioni medio-piccole, i suoi chicchi sono molto dolci e quindi particolarmente apprezzati. A questo frutto è legato un mito napoletano: il rapimento di Persefone. Secondo la leggenda, la giovane fanciulla (chiamata Proserpina dai romani), figlia di Zeus e Demetra, fu rapita e sposata con l’inganno da Ade (Plutone per i romani), Signore degli Inferi. In questa storia, la melagrana assume un duplice significato simbolico: quello della vita e della morte.
Melograno Panarea
Regione: Sicilia
Comune: Lipari (ME)

La pianta madre di questa varietà cresce al centro del giardino di una delle ville che si popolano durante l’estate nelle splendide isole Eolie. Da questo esemplare è stato prelevato materiale per la sua riproduzione e conservazione. La caratteristica principale di questa pianta è la sua abbondante produzione di frutti che persistono sulla pianta per diversi mesi. Solo i frutti più precoci vengono raccolti, poiché i proprietari lasciano poi la villa, lasciando i rimanenti a disposizione dell’avifauna.
Melograno Taormina
Regione: Sicilia
Comune: Taormina (PA)

La pianta madre cresce nel giardino privato di una lussuosa villa nel centro storico di Taormina. Si tratta probabilmente di una varietà precoce, poiché quando la pianta è stata individuata ed esaminata nel mese di agosto, i falsi frutti erano già ben sviluppati, numerosi e di dimensioni notevoli. La varietà si caratterizza per la sua abbondante produzione.
Melograno Villamassargia
Regione: Sardegna
Comune: Villamassargia (SU)

Questa pianta madre è probabilmente il melograno più antico della Sardegna. Poiché cresce all’interno di un giardino storico privato, è stato necessario richiedere un permesso al Sindaco di Villamassargia per poterla visitare e prelevare alcuni polloni a scopo conservativo.
Melograno Iran
Regione: Iran

Questo è uno dei pochi melograni non originari dell’Italia, ma proveniente dall’Iran, dove la specie è molto diffusa e ampiamente coltivata in diverse varietà. Nella tradizione iraniana, la melagrana è simbolo di bontà e passione, considerata come il frutto del paradiso. Riveste un ruolo importante durante la “Notte Chelleh”, la notte del solstizio d’inverno, quando amici e familiari si riuniscono per mangiare, bere e leggere poesie fino a tarda notte. In questa occasione, la più lunga e buia dell’anno, si consumano frutta e frutta secca, con particolare attenzione ai melograni e ai cocomeri, il cui colore rosso simboleggia le tonalità cremisi dell’alba e il bagliore della vita.
Questa varietà si distingue per la buccia di colore viola scuro dei frutti e per i chicchi dal sapore molto dolce. Tali caratteristiche la rendono particolarmente adatta sia al consumo fresco sia alla produzione di spremute salutari che rafforzano il sistema immunitario.
Melograno dolce di Lipari
Regione: Sicilia
Comune: Lipari (ME)

L’origine della pianta madre è sconosciuta, poiché questa vecchia varietà è stata donata all’associazione Patriarchi della Natura da un anziano signore di Lipari durante una visita alla sua azienda da parte di un gruppo dell’associazione. La varietà è attualmente oggetto di studi per determinare se corrisponda a varietà già note o se rappresenti una nuova tipologia.
Melograno Ariana

Questa varietà locale, sebbene di origine asiatica, è presente sin dall’antichità nel bacino del Caucaso e nell’area mediterranea. I frutti, di medie dimensioni, si distinguono per il colore rosso particolarmente acceso e uniforme e per i chicchi molto teneri.
Melograno Azadi

Questa antica varietà orientale è caratterizzata da frutti di taglia medio-grande con buccia gialla percorsa da striature rossastre. I chicchi sono molto succosi, dolci e aromatici. La maturazione avviene agli inizi di ottobre e i frutti si conservano per lungo tempo.
Melograno Zong Nong Hong

Questa eccellente varietà di origine cinese produce frutti di medie dimensioni dalla buccia giallo-verde con sfumature rosate. Gli arilli, di grandi dimensioni e facilmente estraibili, hanno una buona consistenza e un colore rosa pallido. Il sapore, particolarmente aromatico, si distingue per la bassa acidità.
Melograno di Villa Sgadari
Regione: Sicilia
Comune: Petralia Soprana (PA)

Questa vecchia pianta cresce nell’orto di un agricoltore, custode della biodiversità, che l’ha recuperata da un esemplare secolare presente nel giardino di Villa Sgadari. L’agricoltore ha riprodotto questo esemplare dal materiale vegetativo raccolto per preservare la varietà dall’estinzione. La villa, recuperata dall’Ente Parco delle Madonie e inaugurata nel maggio 2012, è oggi uno spazio culturale attivo dove è possibile visitare la mostra “Art&Natura”. L’esposizione include una sezione dedicata alla civiltà contadina, con tradizionali carri siciliani dipinti e riferimenti ai melograni.
Melograno di Favignana
Regione: Sicilia
Comune: Favignana (TP)

Questa varietà sconosciuta è molto apprezzata per la qualità dei suoi frutti di dimensioni discrete, i cui chicchi, una volta spremuti, producono un succo dal gusto particolarmente aromatico. La pianta madre cresce in un orto alla periferia di Favignana, all’interno dei caratteristici giardini ricavati nelle cave di tufo che offrono protezione dall’intenso vento locale.
Melograno di Stromboli
Regione: Sicilia
Comune: Lipari (ME)

La pianta madre, un vecchio esemplare secolare, cresce in un orto alle pendici del vulcano, dove sorgono le ultime case. Produce in abbondanza melagrane di medie dimensioni caratterizzate da chicchi molto dolci.
Melograno San Sisinnio
Regione: Sardegna
Comune: Villacidro (SU)

La pianta deriva da un vecchio melograno che cresce presso un’abitazione privata a San Sisinnio, una frazione del comune di Villacidro in Sardegna. Sebbene non siano disponibili molte informazioni sulle caratteristiche dei suoi frutti, la pianta si presenta vigorosa e sana.
Melograno Verde di Russi
Regione: Emilia - Romagna
Comune: Russi (RA)

La pianta madre cresce in località Chiesuola, nel comune di Russi (RA). Essendo una varietà sconosciuta, prende il nome dal luogo in cui vegeta. Questo melograno, addossato alla parete di una casa colonica e riparato dal freddo, era già presente nel 1949. La conservazione della varietà è iniziata grazie alla collaborazione con i residenti della “casa del melograno verde”, dove la loro famiglia si trasferì per occuparsi della stalla. Secondo loro testimonianza, la pianta produceva abitualmente 20-30 frutti di dimensioni maggiori, oltre ad altri più piccoli. La raccolta iniziava a ottobre e i frutti si distinguevano dalle altre tipologie di melagrana per la loro particolare dolcezza.
Le piante di questa varietà raggiungono uno sviluppo medio di circa 3 m di altezza e presentano una buona quantità di spine. I frutti sono caratterizzati da un alto contenuto zuccherino già da agosto, quando gli arilli, i chicchi, sono ancora bianchi. La peculiarità di questa varietà è il colore: sia la buccia che gli arilli mantengono una colorazione verde anche a completa maturazione.
Melograno Viola Casola
Regione: Emilia Romagna
Comune: Casola Valsenio (RA)

Questa varietà sconosciuta è stata recuperata dalla Pro Loco di Casola Valsenio, conosciuto come il paese dei frutti dimenticati. La località ospita ogni anno una frequentata sagra dedicata a questo tema, che attira visitatori da tutta l’Emilia Romagna e dalle regioni limitrofe. La pianta si caratterizza per i suoi piccoli frutti dalla buccia di un intenso colore viola.
Melograno Nano
Regione: Emilia Romagna
Comune: Forlimpopoli (FC)

Questa varietà, coltivata esclusivamente a scopo ornamentale, si caratterizza per le modeste dimensioni sia della pianta adulta sia dei frutti. Questi ultimi, spesso utilizzati negli addobbi natalizi, presentano a completa maturazione una colorazione rossa con zone giallo-arancioni.
Melograno Antico Romagna
Regione: Emilia Romagna
Comune: Faenza (RA)

Questa varietà, praticamente sconosciuta, era un tempo diffusa in tutta la Romagna, dove era tipicamente presente vicino all’ingresso delle case coloniche, appoggiata al muro. Le massaie romagnole utilizzavano il melograno in cucina come sostituto del limone. Il grande gastronomo Pellegrino Artusi gli dedica la ricetta “cefali in gratella al melograno”, apprezzando il suo succo più aromatico e delicato rispetto a quello del limone.
La ricetta prevede di riempire i pesci con un trito di prezzemolo, aglio, pane grattugiato e uova, condito con olio, sale e pepe. Dopo averli rotolati nel composto rimasto, si dispongono in una pirofila con poco vino e si cuociono a 180 gradi per circa 25 minuti, irrorandoli infine con il succo di melograno.
Melograno Castello Cesena
Regione: Emilia Romagna
Comune: Cesena (FC)

La pianta madre è stata recuperata molti anni fa dall’ex custode del castello di Cesena e sopravvive oggi presso la sua abitazione nella frazione Diegaro. Nel castello non vi è più traccia dell’esemplare originale, che avrebbe ormai superato il secolo di vita, ma fortunatamente la pianta è stata riprodotta, evitandone così l’estinzione. Questo rappresenta un chiaro esempio di come la riproduzione di piante antiche sia fondamentale non solo per preservare le varietà nel tempo, ma anche per mantenere vive la storia, le ricette, gli usi e i costumi ad esse legati.
Melograno Tardivo
Regione: Emilia Romagna
Comune: Cesena (FC)

Questa pianta singolare, che mostra tutti i caratteri del melograno selvatico, cresce nella frazione Martorano di Cesena. La sua particolarità è quella di produrre numerosi frutti che non giungono mai a piena maturazione, rimanendo sull’albero fino alla primavera successiva, quando cadono con chicchi rossastri ma ancora molto acidi. L’albero si distingue per il suo grande vigore vegetativo e la sua spiccata rusticità.
Melograno Forlì
Regione: Emilia Romagna
Comune: Forlì (FC)

Questa varietà, finora sconosciuta, è particolarmente interessante per la sua elevata e costante produzione annuale. I frutti sono di dimensioni medio-piccole e hanno un sapore tendenzialmente acido.
Melograno Wonderful
Regione: Emilia Romagna
Comune: Ravenna (RA)

La Wonderful è una varietà di origine americana molto nota e coltivata intensivamente anche in Italia. È apprezzata per i suoi frutti regolari dalla buccia di un rosso intenso e brillante, caratteristica particolarmente gradita dai consumatori. I frutti sono di grande pezzatura, dalla forma tondeggiante e con scorza di medio spessore. I grani, di colore rosso e sapore dolce, sono piacevoli da gustare. Questa varietà è indicata sia per il consumo fresco sia per la preparazione di spremute, grazie alla sua ricchezza di succo.
La maturazione avviene verso la prima decade di ottobre, e i frutti presentano un’ottima resistenza alle manipolazioni.
Melograno Albenga
Regione: Liguria
Comune: Albenga (SV)

Questa varietà sconosciuta è stata ritrovata in Liguria e recuperata da un vivaio di Cisano sul Neva, struttura impegnata in importanti attività di recupero e salvaguardia della biodiversità. Attualmente viene moltiplicata e inserita nei progetti di realizzazione di giardini mediterranei. Nonostante non presenti caratteristiche particolari, il suo valore storico la rende interessante per gli appassionati.
Melograno Dente di cavallo
Regione: Emilia Romagna Comune: Ravenna (RA)

Questa vecchia varietà, facilmente reperibile nei vivai, prende il nome dalla caratteristica forma trapezoidale dei suoi chicchi, che presentano una parte interna lignea simile ai denti del cavallo. La pianta è autofertile, estremamente rustica e resistente a malattie e siccità.
I frutti, di medie dimensioni, sono caratterizzati da una buccia tendente al verde con sfumature rosse e maturano tra settembre e ottobre. La produzione è abbondante e i chicchi, di colore rosso rubino, hanno un sapore agrodolce.
Melograno da Pesce
Regione: Emilia Romagna Comune: Faenza (RA)

Questa varietà sconosciuta è stata scoperta in un’azienda agricola delle colline faentine, dove formava una fitta siepe spinosa e impenetrabile. Secondo il proprietario, la sua famiglia ha tradizionalmente utilizzato questi frutti in sostituzione del limone per condire i cibi, in particolare le fritture di pesce azzurro. Il succo di questo melograno, più aromatico del limone e caratterizzato da una spiccata acidità, viene impiegato per insaporire soprattutto le carni.
Melograno di Viazzano
Regione: Emilia Romagna Comune: Varano de' Melegari (PR)

La pianta deriva da un vecchio melograno che cresce vicino al muro di una casa a Viazzano. È stata recuperata e riprodotta a scopo conservativo durante le ricerche sui frutti a rischio di estinzione nell’area parmense, zona particolarmente ricca di queste varietà.
La presenza del melograno in questo territorio, sebbene secolare, è stata discontinua. Si ipotizza che sia stato introdotto, come altre specie arboree, durante l’Impero Romano o precedentemente dagli Etruschi. Le prime fonti storiche attendibili, tuttavia, ne attestano la diffusione nelle corti e nei castelli della provincia di Parma durante il periodo di Matilde di Canossa.
Melograno Fleischmann
Regione: Liguria
Comune: Genova (GE)

Questa varietà, disponibile sul mercato, si caratterizza per l’abbondante produzione di succo ricco di antiossidanti e microelementi. I frutti, a completa maturazione, presentano una colorazione rosso acceso.
Melograno Vignole
Regione: Trentino Alto Adige
Comune: Arco (TN)

La pianta madre cresce nei pressi di uno storico frantoio nel comune di Arco in Trentino. È stata segnalata dal referente dell’associazione Patriarchi della Natura per il Veneto e Trentino-Alto Adige. La sua presenza testimonia l’antica tradizione olivicola del Trentino e la necessità di avere frantoi nella zona. Proprio la vicinanza al frantoio ha permesso alla pianta di sopravvivere così a lungo, proteggendola dal freddo.
Melograno Gigante San Martino
Regione: Emilia Romagna
Comune: Forlì (FC)

Questo melograno produce probabilmente i frutti più grossi in assoluto. Il suo proprietario si aggiudicò il primo premio al concorso del melograno più grosso, tenutosi a Faenza nel 2017, presentando un frutto dal peso eccezionale di 1,9 chilogrammi. La pianta si trova in un giardino nella frazione San Martino del comune di Forlì.
Melograno di Sostegno
Regione: Piemonte
Comune: Sostegno (BI)

Questa è una varietà sconosciuta di melograno, originata da un pollone di un’antichissima pianta che cresceva vicino alle mura del Castello di Sostegno, un antico maniero del IX secolo che domina in posizione strategica il paese dall’alto del colle di San Lorenzo. L’esemplare attuale e la sua varietà sono stati preservati grazie al prelievo di un pollone dalla pianta secolare originaria.
Melograno Rossa di Bertinoro
Regione: Emilia - Romagna
Comune: Bertinoro (FC)

Antica varietà locale, un tempo diffusa principalmente nei comuni di Bertinoro, Meldola e Forlimpopoli. Oggi sopravvivono solo alcuni esemplari nei vecchi orti e giardini. In passato veniva piantata vicino all’ingresso delle case coloniche, probabilmente per scopo ornamentale, insieme alla vite che formava pergole ombreggianti. La buccia di questa varietà si caratterizza per il suo colore rosso acceso a maturazione, mentre i chicchi si distinguono per l’elevato contenuto zuccherino.
Melograno Chicco viola
Regione: Emilia Romagna
Comune: Cesena (FC)

La varietà proviene da un vecchio melograno che cresce a ridosso del muro di un’abitazione nella frazione Martorano di Cesena. La pianta si distingue per l’elevata produttività, mantenendo al contempo un’alta qualità dei frutti di medie dimensioni. I chicchi si caratterizzano per il loro colore rosso intenso, quasi violaceo.
Melograno Grossa di Faenza
Regione: Emilia Romagna
Comune: Faenza (RA)

La pianta madre cresce a San Biagio, frazione di Faenza (RA). Appartiene a un’antica varietà di origine sconosciuta, denominata “Grossa di Faenza” per le dimensioni straordinarie dei suoi frutti, che in media pesano 800 grammi ma possono superare i 2 kg. La varietà, un tempo diffusa nelle campagne faentine, si distingue per l’ottima rusticità oltre che per le dimensioni dei frutti.
La maturazione è medio-tardiva e avviene nel mese di ottobre. I frutti hanno un’eccellente conservabilità e con il tempo i chicchi aumentano la loro dolcezza. Il melograno viene spesso utilizzato per la produzione di succhi aromatici, freschi e aciduli. A Faenza si svolge annualmente una gara dove i coltivatori di questa antica varietà competono per il frutto più grosso, che viene premiato.
Melograno Grossa di Faenza Tardiva
Regione: Emilia Romagna
Comune: Faenza (RA)

Questa varietà, selezionata da un socio dell’associazione Patriarchi della Natura, si differenzia dalla Grossa di Faenza per la sua maturazione più tardiva e per la capacità di mantenere i frutti integri fino alla fine dell’inverno. La pianta mostra un’elevata resistenza agli attacchi parassitari, richiedendo trattamenti solo per gli afidi in primavera. Anche questa varietà viene utilizzata per l’estrazione di succhi, con un’ottima resa del 70-72%.